Questione di naso

1024 683 NaturoPratica • Simona Ceccatelli

La mucosa olfattiva è il punto di confluenza delle varie terminazioni nervose che ci permettono di percepire le sensazioni olfattive.
Nella mucosa olfattiva possiamo distinguere vari strati di cellule, fra cui le cellule olfattive, che sono autentici neuroni i cui dendriti danno origine a ciglia olfattive sensibili alla maggior parte dei vapori.

Il naso è un organo estremamente sensibile. Esso può classificare migliaia di odori diversi.
L’olfatto, come il gusto è un senso chimico; noi avvertiamo l’odore di una sostanza solo quando le sue molecole raggiungono e stimolano le cellule olfattive, le quali trasmettono l’eccitamento ai centri cerebrali, che hanno il compito di decodificare i vari odori. Bisogna quindi che la sostanza sia volatile, cioè che disperda molecole. I corpi non volatili, come ad esempio i metalli pesanti (oro, argento, rame, ecc.), sono inodori.

L’importanza del senso dell’olfatto si ha in due situazioni: mancanza (raffreddore) o stimolo molto forte (piacevole o non), ma il sistema olfattivo è sempre attivo, anche quando a noi non sembra.

In questo periodo, uno dei problemi causati dalla sindrome post-covid è la perdita dell’olfatto.
E gli oli essenziali possono essere un ottimo strumento per aiutarci a recuperarlo: il mio consiglio è di mettere qualche goccia di olio essenziale di limone o di arancia in un dischetto di cotone e metterla dentro un piccolo barattolo di vetro.
Durante la giornata si annusa per più volte e poi si richiude il barattolo.
È un modo per cercare di risvegliare il nervo olfattivo.
Non si avranno risultati immediati: come in quasi tutte le tecniche naturali, la pazienza e la costanza sono “ingredienti” che non possono mancare, ma piano piano i miglioramenti arrivano.