Prendiamoci cura delle nostre ossa con l’equiseto

1024 683 NaturoPratica • Simona Ceccatelli

L’equiseto è una pianta preziosa per la saluta delle ossa. In particolare dopo la menopausa le ossa tendono a perdere di densità. Conviene quindi prendersene cura, meglio se in modo naturale.

L’equiseto è un ottimo remineralizzante: facilita la fissazione di calcio, rendendole più forti e resistenti, proteggendole dalla perdita di minerali in vecchiaia e, in caso di fratture, favorendone la riparazione. L’equiseto garantisce anche flessibilità ed elasticità ai tendini e alle articolazioni.

Potete raccogliere l’equiseto voi stesse o acquistarlo in forma di:

  • Macerato da pianta fresca – Tintura Madre,
  • Estratto idroalcolico 1:1 – Estratto Fluido,
  • Estratto Secco in Tavolette.

L’equiseto, il cui nome popolare è  “coda cavallina”, è una felce  è una delle prime specie vegetali che hanno popolato il Pianeta, circa 350 milioni di anni fa.
Oggi cresce spontanea ai margini di fiumi e ruscelli, oppure nei terreni argillosi umidi e ombrosi, dove raggiunge al massimo i 60 cm di altezza, ma all’epoca della sua comparsa formava foreste che si elevavano oltre i 30 m.

Secondo l’antica dottrina delle segnature, per cui la forma di una pianta ne suggerirebbe la funzione salutistica, la struttura dell’equiseto evoca quella dello scheletro umano: infatti, i fusti formati da nodi sovrapposti richiamano le vertebre, mentre i rami, rispetto al fusto, hanno un orientamento analogo a quello assunto da bacino, cassa toracica e cranio in relazione alla spina dorsale.

Il fusto dell’equiseto è una ricca fonte di sali minerali, in particolare di silicio.
Questo elemento è fondamentale per garantire buone condizioni ai tessuti del corpo umano, ai quali conferisce resistenza e plasticità: attività comprovata per i reni, i polmoni, le arterie, ma soprattutto per le ossa.

Diversi studi moderni inoltre  attestano l’efficacia della pianta in caso di problematiche, spesso accompagnate da dolore, che compromettono la stabilità dello scheletro e la plasticità delle sue giunture, come artriti, artrosi e osteoporosi.

La ricerca conferma infine le proprietà diuretiche dell’equiseto, che lo rendono utile per sostenere il drenaggio, prevenire i calcoli, alleviare le cistiti.

Per i dosaggi è opportuno affidarsi ad un esperto.