La qualità degli Oli Essenziali

1024 681 NaturoPratica • Simona Ceccatelli

Un Olio essenziale di buona qualità dev’essere: 100% Puro, biologico, con indicazione del chemotipo.
Tali caratteristiche ci forniscono la certezza che la pianta, fiore o frutto, utilizzata per estrarre l’olio essenziale

  • è stata coltivata senza l’utilizzo di pesticidi
  • è cresciuta spontaneamente
  • è stata raccolta a mano nel momento della sua massima espressione
  • che l’acqua utilizzata durante la distillazione è acqua di fonte
  • che gli alambicchi utilizzati per la distillazione sono in acciaio inossidabile.

La distillazione è un processo delicato che richiede esperienza e vigilanza!
La durata, soprattutto, è un fattore molto importante, vediamo perché influenza così tanto la qualità dell’olio essenziale!
La distillazione, per essere definita completa, deve aver seguito le seguenti fasi: di “testa”, di “cuore” e di “coda”.
Queste fasi sono fondamentali per avere un olio essenziale completo di tutte le molecole.

Sottolineo l’importanza dell’indicazione del chemotipo: se un olio ne è sprovvisto, è come viaggiare nel mare senza carte nautiche.
È indispensabile per conoscere gli effetti che avrà quell’olio essenziale: ad esempio il rosmarino può avere 3 chemotipi diversi (1,8 cineolo, borneone e verbenone) e solo uno di essi ha proprietà depurative epatiche (cioè il verbonone).
Se nella boccetta c’è solo il nome rosmarinus officinalis senza il chemotipo non sarà possibile individuare quale funzione avrà.