Quando ho iniziato i miei studi di Naturopatia e quindi ho piano piano cominciato ad aggiustare la mia alimentazione, ho scoperto tantissimi prodotti di cui ignoravo l’esistenza e che non mi hanno sempre entusiasmato al primo assaggio.
Il nostro gusto è un senso che, come tutto il nostro organismo, richiede di essere allenato per tenerlo sempre “reattivo” e pronto ai cambiamenti.
È stato per me sorprendente scoprire che poi quegli alimenti poco graditi, oggi sono diventati per me insostituibili.
Uno di questi alimenti è il gomasio, un condimento salato dai poteri “magici”, arrivato a noi grazie alla Macrobiotica, a base di sesamo e sale pestati insieme, che si usa a crudo su cereali, verdure, legumi o altro e che si può comprare già pronto, oppure preparare in casa.
Farlo in casa è sicuramente la scelta migliore, non solo perchè lo prepariamo come si deve ed è “fresco”, ma possiamo decidere la proporzione tra sesamo e sale, in modo da personalizzarne l’utilizzo.
In considerazione del fatto che il nostro corpo, in particolare i reni, non ama il sale crudo in cristalli, il gomasio è una preparazione particolare che ci permette di usare il sale crudo in cristalli “protetto”, perchè il sale durante la pestatura con il sesamo, verrà ricoperto dall’olio di sesamo e si comporterà in modo diverso nel nostro corpo.
L’operazione più importante, infatti, per avere un vero gomasio è la tritatura/pestatura, che non deve avvenire con un tritatutto elettrico , ma con il suribachi, un mortaio giapponese di terracotta zigrinato internamente, che letteralmente significa “ciotola per grattugiare”, dotato di pestello di legno, detto surikogi.
Oltre a questo, ecco le altre proprietà del gomasio:
- Alcalinizza
- Equilibra il sistema nervoso e scaccia il nervoso
- Rimineralizza (è infatti ricchissimo di calcio!)
- Tonifica i reni e rafforza il sistema immunitario
- Migliora l’assimilazione dei nutrienti
Inoltre, può essere anche usato in caso di mal di testa localizzato sulla fronte, nausea, ipotensione, mal di mare o macchina, stanchezza, mancanza di concentrazione: usato come rimedio se ne mangia direttamente mezzo o un cucchiaino, masticandolo bene.
RICETTA PER AUTOPRODURLO
Ingredienti
Proporzione consigliata per adulti 16:1
- 16 cucchiaini di semi di sesamo
- 1 cucchiaino di sale marino integrale fino
- 1 tegame pesante o col doppio fondo
- 1 mortaio suribachi
- 1 pestello di legno surikogi
Lava i semi di sesamo e scolali in un colino con trama sottile.
Riscalda il tegame pesante o con il doppio fondo fino a che non è ben caldo e versa i semi, dopo averli lavati e scolati in un colino a trama sottile, anche se ancora umidi. Poi abbassa un po’ la fiamma e gira spesso i semi con un cucchiaio di legno, per non farli bruciare.
Quando sentirai un leggero profumo di sesamo tostato, ti consiglio di fare questa prova per capire se sono pronti: raccogli un po’ di semi in un cucchiaio di metallo e rovesciali nella padella; se nessuno rimane attaccato al cucchiaio significa che sono pronti e li puoi togliere e mettere da parte. (nb: la tostatura è solo di pochi minuti).
Nello stesso tegame metti il sale per alcuni minuti, a fiamma accesa e fallo tostare: questa operazione serve per asciugarlo bene dall’umidità, in modo che diventi più facile pestarlo e che l’olio possa ricoprire bene ogni particella di sale.
Trasferisci nel suribachi (mortaio) il sesamo e il sale e inizia a pestarli con movimenti a spirale, schiacciando bene contro le pareti del mortaio. Quando ti sembra di aver pestato la maggior parte del sesamo, puoi trasferire il gomasio in un vasetto di vetro: si può conservare bene per una decina di giorni.