Il mondo dei dolcificanti naturali

1024 683 NaturoPratica • Simona Ceccatelli

Ormai è abbastanza compreso che lo zucchero è sicuramente da evitare se vogliamo stare bene visto che esso causa infiammazione e umidità nell’organismo (di cui risente particolarmente la milza) e indebolisce il sistema immunitario (è stato dimostrato che lo zucchero riduce la capacità degli anticorpi di difenderci dai batteri). Stesso discorso vale per lo sciroppo di glucosio, tanto usato dall’industria alimentare.
Ma vediamo quali sono i principali dolcificanti più o meno tradizionali, cercando di capire quali è meglio usare e quali è meglio evitare.

Agave

È un dolcificante che sarebbe meglio evitare in quanto estremamente raffinato e ad alto contenuto di zuccheri semplici (99%) e in particolare fruttosio, che non è particolarmente benefico per il nostro fegato, oltre ad avere un sapore estremamente dolce che indebolisce reni, milza e pancreas.

Stevia

È un dolcificante che va molto di moda perché non ha calorie e non impatta sulla glicemia, ma ha un effetto molto forte sull’organismo. Ha un sapore 300 volte più dolce dello zucchero ed è ottenuta da un processo di sintesi in laboratorio partendo dalle foglie di una pianta di origine tropicale, tutti aspetti che la rendono molto yin e non così ottima per la nostra salute.

Polioli / polialcoli

Sono dolcificanti estratti da piante e lavorati in laboratorio e sono tutti quei prodotti che nelle etichette sono indicati con il finale in -olo (sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo, eritritolo). Spesso vengono consigliati perché tendono a non favorire la formazione di carie e non impattano sulla glicemia, possono però avere un effetto lassativo e hanno un sapore troppo dolce che li rende molto yin, e come per il miele, vanno quindi evitati.

Miele

Ha il vantaggio di essere un prodotto naturale e di rientrare nella categoria cibo, ma ha una serie di aspetti che lo rendono indicato per un consumo saltuario: ha un sapore molto dolce, contiene un’elevata percentuale di zuccheri semplici (85%) e ha una forte componente yin, in quanto è ottenuto dalla parte più yin del fiore, il polline, ed è frutto di una fermentazione. In definitiva un uso frequente di questo alimento potrebbe indebolire il nostro organismo per queste sua caratteristica di essere molto yin.

Sciroppi di cereali

Sono dolcificanti piuttosto raffinati, con una percentuale di zuccheri semplici pari al 80% e quindi sono meno preferibili del malto. Inoltre contengono fruttosio che è estremamente nocivo per il nostro fegato.

Sciroppo d’acero

Si tratta di un dolcificante che rientra nella categoria cibo: contiene una percentuale di zuccheri semplici pari al 70%, viene estratto da piante che crescono in un clima freddo e questo lo rende più “forte” (yang nella terminologia orientale) rispetto ad altri dolcificanti.