“La malattia non è un crudeltà e nemmeno un castigo, ma unicamente un correttivo: lo strumento di cui si serve la nostra Anima (l’Io Superiore) per indicarci i nostri errori, per impedirci di commetterne altri, combinando così nuovi guai, e per riportarci sulla via della Verità e della Luce, dalla quale non avremmo mai dovuto allontanarci”
(Edward Bach).
La MALATTIA è una REAZIONE ad una INTERFERENZA che OSTACOLA lo SCOPO della nostra VITA.
Una interferenza che ci fa dubitare di noi stessi, ci fa perdere il senso della nostra vita, che ingenera rabbia, paure, timori, indifferenza.
Siamo tutti condizionati fin dall’infanzia, privati della nostra vera LIBERTA’ DI ESSERE, e questa condizione ci allontana dal nostro vero progetto originario, fino a farci dimenticare quale fosse.
Da qui, nascono quelle sensazioni di infelicità che non riusciamo a spiegare, che ricacciamo indietro che cerchiamo di giustificare a livello razionale, soffocando le nostre più profonde pulsioni.
Secondo la visione di Bach, una vera terapia deve sciogliere quei nodi e quelle barriere mentali che ingabbiano lo spirito in errati (e dolorosi) atteggiamenti, per espandere, quindi, la sua capacità di vedere e comprendere la realtà delle cose, i propri bisogni e i propri scopi reali. Una vera terapia deve tendere a liberare l’uomo dall’errore di valutazione in cui si sia impantanato e dall’illusione di sentirsi solo in un mondo ostile.
Non c’è vera guarigione senza una modificazione profonda dell’animo del sofferente, senza una sua crescita interiore, senza un rinnovamento del suo modo di vedere e di sentire: solo in seguito a queste trasformazioni i sintomi diventano inutili e la malattia scompare.